Sono Federica Martinelli, ho 20 anni e sono una studentessa universitaria.
La labioschisi è una parte importante della mia storia, un aspetto che mi ha accompagnato sin dalla nascita e ha contribuito a definire la persona che sono oggi.
È una condizione che può sembrare complessa o difficile da affrontare; tuttavia, per me ha rappresentato non solo una sfida, ma anche una grande occasione di crescita personale.
Voglio condividere la mia esperienza, affinché possa dare coraggio ad altre famiglie: dalle difficoltà incontrate, le paure superate ed il rapporto che ho costruito con me stessa.
I miei genitori, fin dal primo momento, hanno affrontato questa situazione con coraggio cercando le migliori cure per me e circondandomi di amore e supporto.
Il primo passo per affrontare questa condizione è stato compiuto a soli 6 mesi di vita con il primo intervento chirurgico. Sebbene fossi piccola per ricordare quei momenti, so quanto sia stato significativo per la mia famiglia. Quel primo intervento rappresentava una speranza concreta per migliorare non solo il mio aspetto, ma anche la mia qualità di vita.
Ho imparato a convivere con la cicatrice lasciata dal primo intervento, ma ciò non è stato facile dato che con il passare del tempo e con la crescita questa cicatrice ha iniziato a “tirare” la pelle circostante portando alcune conseguenze estetiche e funzionali.
Una di queste conseguenze è stata l’accentuazione della deviazione del setto nasale, già parzialmente presente a causa della labioschisi, ciò non è stato soltanto un problema estetico, ma ha influenzato anche la mia capacità di respirare in modo ottimale.
Nonostante ciò, non ho permesso che questa difficoltà mi fermasse: ho praticato per 10 anni nuoto sincronizzato, uno sport che richiede tanto fiato e una corretta respirazione da alternare a lunghi periodi di apnea.
L’asimmetria del naso è diventata ancora più evidente soprattutto durante l’adolescenza, e non nego che questo ha provocato dentro di me un senso di inadeguatezza.
Nel 2021 ho avuto la fortuna di conoscere il Dott. Scopelliti e il Centro Smile House di Roma che mi ha dato la possibilità di fare un ulteriore intervento correttivo, sia per migliorare l’aspetto estetico sia per risolvere i problemi funzionali legati alla respirazione.
Purtroppo, a causa della pandemia, la prima data dell’intervento è stata posticipata a marzo 2022.
Ogni fase di questo percorso è stata seguita dall’equipe medica che mi ha affiancato e supportato anche a seguito dell’operazione.
Difatti posso ritenere quel periodo come una rinascita, grazie alla quale ho migliorato la respirazione, ma anche il rapporto con me stessa, accettando la cicatrice e considerandola come un tratto distintivo e non più come un difetto.
Concluso il periodo di controllo a seguito dell’operazione sono rimasta in contatto con Smile House ETS che mi ha reso sempre partecipe a varie iniziative per divulgare la mia storia e per dimostrare la possibilità di vivere una vita piena e soddisfacente.
La Fondazione, con il suo costante supporto, non è stata solo un punto di riferimento medico, ma anche un luogo dove ho trovato ispirazione, forza e una comunità di persone di età diverse che condividono esperienze simili alla mia.
Smile House ETS ha fatto molto per me, e oggi sono orgogliosa di poter restituire qualcosa contribuendo a diffondere consapevolezza e supporto a chi vive con la labioschisi.